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venerdì 28 dicembre 2018

Premio di Laurea "Anna De Sio" 2018 Verbale finale

di Redazione - in Premio Anna De Sio


Oggi, 28 dicembre 2018, alle ore 10, nella sede dell’Associazione, si è riunita la Commissione giudicatrice della Settima Edizione del Premio di Laurea “Anna De Sio”. La Commissione è formata dai proff. Francesco De Sio Lazzari (presidente), Giuliana Scalera McClintock e Antonio Vuolo.

Sono pervenute n. 23 tesi di laurea magistrale.

La Commissione, dopo un accurato esame effettuato nei giorni precedenti, e avendo preso in attenta considerazione anche i giudizi dei Referee esterni, ha selezionato, per la grande qualità e il prezioso lavoro di documentazione, le seguenti tesi:

1. ”Testi letterari copti e greci da Tebe ovest (secoli I-VIII)”, Marta Addessi, Università di Roma “La Sapienza”.
2. “Greek and Syriac in Dialogue: Identity Construction in Tatian’s Oratio ad Graecos and in the Bardesanite Liber Legum Regionum”, Andrea Bellettato, Università di Padova.
3. “Women’s Magic in the Celtic World “, Carlos Bueso Alcalá, Università Complutense di Madrid.
4. “L’Yijing a Eranos. L'immagine tra psicologia e metafisica”, Matteo Sgorbati, Università di Perugia.
5. “Il sionismo nell’ottica etico-politica di E. Levinas”, Giuseppe Stinca, Università di Roma Tre.
6. “La Terra calda e il Dominio dei morti. Creatività e diversità nei processi antropologici”, Pietro Turino, Università di Napoli “L’Orientale”.

La Commissione ha proceduto a una valutazione comparativa dei lavori prescelti e dopo ampia discussione

ha deciso all’unanimità




di attribuire ex aequo il premio “Anna De Sio” 2018 - di Euro 2.000, ciascuno - alle tesi dei dott. Andrea Bellettato e Matteo Sgorbati, con i seguenti giudizi.

Andrea Bellettato (“Greek and Syriac in Dialogue”), laureato in Lettere Classiche e Storia antica, analizza per la prima volta in chiave comparativa due testi centrali nel contesto dei rapporti tra differenti culture, ma specularmente opposti nel processo di costruzione dell’identità cristiana: l’Oratio ad Graecos di Taziano volta a dimostrare l’antichità della religione e la superiorità della fede cristiana sulla filosofia greca e il Liber Legum Regionum, attribuito alla scuola di Bardesane di Edessa, che vede sincreticamente unite filosofia greca ed ellenistica, tradizione giudaica e dottrina cristiana. Il lavoro è estremamente meditato e sempre attento nell’esame della documentazione.

Redatto in un ottimo inglese, si segnala per la capacità di sintesi e di organizzazione del materiale trattato. I testi, sia primari che secondari, sono sempre citati nella lingua originale. Opportune digressioni sul metodo, sulle categorie applicate e sulla storia della storiografia precedono le trattazioni di dettaglio. Le conclusioni privilegiano un portato teorico di grande interesse: la costruzione di una identità di confine, come quella che si attesta in Siria tra la fine del II sec. e l’inizio del III d.C., e l’apporto a essa dato da un cristianesimo fluido e dialogante.


Matteo Sgorbati (“L’Yijing a Eranos”), laureato in Scienze socio-antropologiche presso l’Università di Perugia, rivela nel suo lavoro molteplici competenze. Il vivo interesse per le filosofie e le religioni dell’Asia orientale interagisce con una buona conoscenza della filosofia classica occidentale e uno sguardo attento alle forme che vanno assumendo le “nuove religioni” in Occidente. Nel lavoro del dott. Sgorbati è presente un’analisi critica della prima fase dei Colloqui di Eranos, la celebre“scuola di ricerca spirituale”, con una particolare attenzione per la ‘mistica’ di Jung rivista nel confronto con le fonti primarie cinesi. In particolare sono raffrontati le interpretazioni e gli usi dell’Yijing a Eranos con i significati e le valenze che lo stesso libro occupa nella storia del pensiero e della religione della Cina.

Si tratta di un lavoro di sicura originalità, reso possibile dalla ricca strumentazione intellettuale del dott. Sgorbati, che concludendo i suoi studi universitari ha saputo utilizzare molto bene le conoscenze acquisite, e una affinata pratica multidisciplinare, nonché la conoscenza della lingua cinese.


Entrambi i lavori premiati rispondono in pieno alle intenzioni del Bando e testimoniano, oltre all’impegno nella ricerca, una sicura maturità scientifica. All’uso accurato delle fonti si accompagna sempre un ‘respiro’ che fa della “storia delle religioni” – così praticata – un ambito di studi che, pur non prescindendo dalla ricostruzione filologica di testi e di temi, non si esaurisce in essa.

Seguirà comunicazione della data della cerimonia di premiazione.


LA COMMISSIONE GIUDICATRICE
Francesco De Sio Lazzari
Giuliana Scalera McClintock
Antonio Vuolo

Napoli, 28 dicembre 2018.

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