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domenica 7 gennaio 2018

Premio di Laurea "Anna De Sio" 2017 - Relazione della Commissione giudicatrice

di Redazione - in Premio Anna De Sio


La Commissione giudicatrice della sesta edizione del Premio di Laurea “Anna De Sio”, composta dai professori Francesco De Sio Lazzari (presidente), Giuliana Scalera McClintock e Antonio Vuolo, si è riunita oggi,6 gennaio 2017, presso la sede dell’Associazione in Napoli, alla Via Aniello Falcone 56, alle ore 10.

Sono pervenute n. 16 tesi di laurea magistrale.
La Commissione ha vivamente apprezzato l’alto livello scientifico della quasi totalità di esse, il che ha reso particolarmente difficile il lavoro di selezione.

A séguito delle indicazioni emerse nelle riunioni precedenti e della discussione collegiale che si è svolta tenendo conto anche delle relazioni scritte di Referee esterni, la Commissione:

decide all’unanimità di assegnare

ex aequo il Premio “Anna De Sio” 2017 - di Euro 2.000, ciascuno -alle tesi dei dottori Filippo Gradi e Alessandro Vetuli con i seguenti giudizi:

II dott. Filippo Gradi, laureato in Lingue e Civiltà dell’Asia e dell’Africa Mediterranea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, è autore di una tesi in “Religioni e filosofie dell’Asia Orientale”, su La retorica della trasgressione. Epistemologie sessuali mikkyō.

Oggetto della ricerca è la messa a fuoco del ruolo che le epistemologie sessuali hanno avuto nella tradizione esoterica del Giappone medioevale attraverso la puntuale analisi dei due principali discorsi del buddhismo tantrico: quello ortodosso, principalmente della Scuola Shingon, che tende alla buddhità e si realizza nella meditazione, e quello considerato eretico delle correnti antinomiche medioevali, spesso associate alla Scuola Tachikawaryū, che era finalizzato all’ottenimento dei poteri magici e utilizzava l’unione sessuale nella prassi rituale.
L’autore dimostra come i confini tra ortodossia ed eterodossia fossero labili e, collocandosi sul versante foucaultiano dell’archeologia dei saperi, ricostruisce il retroterra delle epistemologie sessuali nel confronto con i culti shintō delle divinità, con le visioni cosmologiche che istituivano corrispondenze tra il corpo umano e il corpo dell’universo e con le pratiche di “custodire il soffio vitale” di origine taoista. Il continuo rinvio a tradizioni diverse non fa mai perdere di vista la prospettiva storica, mentre la lettura diretta dei testi alla luce delle categorie della purezza e della contaminazione, della norma e della trasgressione, rompe gli spaccati disciplinari.
Infatti, i modelli teorici adottati dal dott. Gradi–prevalentemente storico-antropologici – contribuiscono, come si legge nella premessa, alla interpretazione “attiva” dell’oggetto di studio. La ricca bibliografia spazia dalla letteratura specialistica ai classici della sociologia.

Il dott. Alessandro Vetuli, laureato in Scienze delle Religioni presso l’Università degli Studi Roma Tre, è autore di una tesi in “Storia del Cristianesimo e delle Chiese” dal titolo Una mistica di transizione: simboli e metafore in Maria Maddalena Martinengo (1687-1737) .

La tesi è una ricerca originale su di un tema di storia religiosa molto complesso, e si fonda anzitutto su di una vasta conoscenza sia della storiografia che dei testi della mistica sei-settecentesca, nonché dei loro precursori religiosi e filosofici.
Si tratta di un lavoro assai ben costruito. In particolare, nella seconda parte della tesi si passa al commento ragionato della vasta produzione letteraria di Maria Maddalena Martinengo, da cui emerge che la sua scrittura si situa, nei primi decenni dal secolo XVIII, a un livello assai alto sia in senso mistico che comunicativo, tanto nella dimensione personale quanto nel colloquio con i testi spirituali coevi.

Nella terza parte (capp. III-V) si colloca la ricerca più innovativa, che si rivolge, in maniera convincente, all’esplorazione del rapporto tra il linguaggio della Martinengo – immagini, simboli, metafore, emblemi – e il suo orientamento mistico dominante, che attraverso il processo annichilativo dell’io corporeo mira a raggiungere il puro legame d'amore con l’inconoscibile Dio della mistica apofatica. Nel suo complesso la tesi appare dunque esemplare per innovazione scientifica, padronanza delle fonti e della bibliografia, acribia filologica e capacità di scrittura.



La Commissione con piacere rileva che entrambe le tesi mostrano un’ampia apertura ai temi della riflessione teoretica della seconda metà del Novecento, e sanno farne ottimo uso nell’analisi dei testi. Un pregio, questo, di grande rilievo, perché disegna una storia religiosa che, avvalendosi di metodologie diverse, non resta chiusa nella sola ricostruzione filologica.

La data della premiazione sarà comunicata nel sito, appena possibile.

Letto e approvato il 6 gennaio 2017 a Napoli, alle ore 19.

LA COMMISSIONE GIUDICATRICE
Francesco De Sio Lazzari
Giuliana Scalera McClintock
Antonio Vuolo

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